Lomagna prega per la morte di Suor Luisa dell’Orto uccisa ad Haiti

Riportiamo di seguito il messaggio di cordoglio dell’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, per la morte di suor Luisa Dell’Orto. Nata il 27 giugno 1957, originaria di Lomagna (LC), nella Diocesi di Milano, suor Luisa apparteneva alle Piccole sorelle del Vangelo di Charles de Foucauld e dal 2002 si trovava in missione ad Haiti, dove svolgeva progetti anche in collaborazione con Caritas Ambrosiana.

Era la colonna portante di Kay Chal, “Casa Carlo”, un centro di accoglienza per bambini in un sobborgo poverissimo di Port-au-Prince. E nella capitale è stata uccisa la mattina di sabato 25 giugno durante un’aggressione armata, probabilmente a scopo di rapina.

Domani 27 giugno, alle 21, mons. Delpini reciterà un Rosario di suffragio per suor Luisa a Lomagna, nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. Questo il messaggio dell’Arcivescovo.

«Non vanno a cercare i pericoli, ma i segni del Regno di Dio che viene, in mezzo ai poveri, tra coloro che sono importanti solo per Dio e ignorati da tutti.
Amano la vita, non vanno a cercare la morte là dove quattro spiccioli contano più di una santa donna; vanno a seminare parole di Vangelo, perché anche ai Paesi disperati si aprano via di speranza.
Non vanno con programmi e presunzioni, con dottrine e pretese, vanno a offrire amicizia, in nome del Signore, vanno a dire la loro impotenza perseverando nella preghiera.
Non scelgono dove andare, vanno dove sono chiamate dal gemito meno ascoltato, vanno dove sono mandate per diventare preghiera, offerta, amiche, seme che muore per portare frutto.
Così vanno tante donne che percorrono le strade più pericolose del mondo, che abitano le case più indifese. Vanno e non fanno notizia.
La morte di suor Luisa Dell’Orto, piccola sorella del Vangelo, ci lascia straziati e sconcertati, diventa rivelazione del bene che ha compiuto e della vita santa che ha vissuto, diventa dolore e preghiera.
Esprimo a nome della Chiesa Ambrosiana la partecipazione al lutto dei familiari, al ricordo grato e sofferto di quanti l’hanno conosciuta, la certezza che la sua morte, così simile alla morte di Charles de Foucauld, unita alla morte di Gesù possa essere seme di vita nuova per la terra di Haiti e per lei ingresso nella gloria».

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